31 gennaio 2006

Ma avete visto che sole?
Certo è proprio vero..... basta poco per far felice la gente!
Chi, stamani, non si è alzato di buon umore vedendo questo cielo terzo che profuma un pò di primavera!

Lorenzo il Magnifico cantava "Chi vuol esser lieto sia, di doman non v'è certezza" , già.... la vita ci riserva ogni tipo di sorpresa!
L' importante è essere sempre pronti a ricominciare, sapendo, il più delle volte, di dover cammire su di un filo appeso in aria.
Si sopravvive solo cercando con ogni mezzo di rimanere in piedi...proprio come farebbe un equilibrista...





Bene e ora cominciamo.
Di cosa parliamo?
Beh potremo parlare di politica..... di campagna elettorale..... delle riforme fatte e da fare....potremmo innoltraci in un saggio sul governare, ma rischieremmo di parlare solo di potere.... ci sarebbe allora l' ostico problema della legalità ma poi in fondo in fondo ci toccherebbe anche parlare di corruttibilità..... allora perchè non argomentare sulla parcondicio....
bah! mi sembra di riscrivere la prefazione all' Elogio della Follia.
Mentre penso a cosa sia meglio dire....

Perché poi io sia venuta qui oggi, e vestita in modo così strano, lo
saprete fra poco, purché non vi annoi porgere orecchio alle mie parole: non
quell'orecchio, certo, che riservate agli oratori sacri, ma quello che porgete
ai ciarlatani in piazza, ai buffoni, ai pazzerelli: quell'orecchio che il famoso
Mida, un tempo, dedicò alle parole di Pan. Mi è venuta infatti voglia
d'incarnare con voi per un po' il personaggio del sofista: non di quei sofisti,
ben inteso, che oggi riempiono la testa dei ragazzi di capziose sciocchezze
addestrandoli a risse verbali senza fine, degne di donne pettegole. Io imiterò
quegli antichi che per evitare l'impopolare appellativo di sapienti, preferirono
essere chiamati sofisti. Il loro proposito era di celebrare con encomi gli Dèi e
gli eroi. Ascolterete dunque un elogio, e non di Ercole o di Solone, ma il mio:
l'elogio della Follia.

Erasmo da Rotterdam